Vicenza: giudice convalida arresto giovane per resistenza, strumentali accuse razzismo di chi incita a disobbedienza

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MERCOLEDÌ 12 AGOSTO 2020 14.54.12
Preso al collo da agente: Es Polizia, bene convalida arresto
ZCZC1766/SXB XCI20225017741_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Preso al collo da agente: Es Polizia, bene convalida arresto Operatori obbligati a bloccare giovane (ANSA) – VENEZIA, 12 AGO – “Accogliamo con soddisfazione la convalida dell’arresto del giovane che ieri a Vicenza si era intromesso nel lavoro di una volante, intervenuta per sedare una rissa e che, in conseguenza di ciò, gli aveva chiesto di farsi identificare, così come previsto dalla normativa”. Lo dice il segretario generale di Es Polizia, Vincenzo Chianese secondo il quale “se si guarda il filmato senza pregiudizi appare incredibile e assurdo fare parallelismi con il povero George Floyd, che per otto minuti è stato costretto a terra con un ginocchio sul collo, o parlare di un inesistente tentativo di strangolamento del giovane, ma anche solo di aggressione da parte del poliziotto”. “Riteniamo grave” – prosegue – che taluni abbiano tentato di gettare sull’episodio l’ombra del ‘razzismo’, che, come sottolinea il questore Messineo, è distante anni luce dai poliziotti vicentini i quali, invece, operano sempre con professionalità e imparzialità, a tutela della legalità e di tutta la comunità, proprio come è avvenuto ieri e come ha confermato in pieno l’Autorità giudiziaria”. “Ben venga l’indagine interna disposta dal questore: la Polizia è una casa di vetro che non ha nulla da nascondere ma – conclude il segretario di Es – è inaccettabile il solito tritacarne mediatico cui vengono regolarmente esposti ogni donna ed uomo in divisa prima che siano verificati i fatti, quasi che ci fosse verso i tutori dell’ordine una sorte di ‘presunzione di colpevolezza’”. (ANSA). COM-BCN 12-AGO-20 14:52 NNNN

 

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MERCOLEDÌ 12 AGOSTO 2020 15.12.05
Vicenza, ES Polizia: Da giudici conferma poliziotto ha agito correttamente

“Accogliamo con soddisfazione la convalida dell’arresto del giovane che ieri a Vicenza si era intromesso nel lavoro di una volante, intervenuta per sedare una rissa e che, in conseguenza di ciò, gli aveva chiesto di farsi identificare, così come previsto dalla normativa. Il ragazzo aveva cercato di allontanarsi, obbligando gli operatori a bloccarlo, al che aveva reagito violentemente”. Così il segretario generale di ES Polizia, Vincenzo Chianese, che aggiunge: “Se si guarda il filmato senza pregiudizi appare incredibile ed assurdo fare parallelismi con il povero George Floyd, che per otto minuti è stato costretto a terra con un ginocchio sul collo, o parlare di un inesistente tentativo di strangolamento del giovane, ma anche solo di aggressione da parte del poliziotto”. “Riteniamo grave” – prosegue – “che taluni abbiano tentato gettare sull’episodio l’ombra del ‘razzismo’, che – come sottolinea il questore Messineo – è distante anni luce dai poliziotti vicentini i quali, invece, operano sempre con professionalità ed imparzialità, a tutela della legalità e di tutta la comunità, proprio come è avvenuto ieri e come ha confermato in pieno l’Autorità giudiziaria”. (Segue).
Vicenza, ES Polizia: Da giudici conferma poliziotto ha agito correttamente-2- “Ben venga l’indagine interna disposta dal questore, la Polizia di Stato è una casa di vetro che non ha nulla da nascondere ma,” – si accalora il segretario di ES – “è inaccettabile il solito tritacarne mediatico cui viene regolarmente esposto ogni donna ed uomo in divisa prima che siano verificati i fatti, quasi che ci fosse verso i tutori dell’ordine una sorte di ‘presunzione di colpevolezza’”. Per Chianese “Vanno stigmatizzati i tentativi di strumentalizzare la vicenda per cercare di gettare ombre su tutta la Polizia di Stato e su un poliziotto che ha agito con correttezza, avendo lui il dovere di identificare il giovane per le circostanze e non certo per il colore della sua pelle. Si rischia altrimenti che a subire razzismo siano donne e uomini in divisa, sempre nel mirino ad ogni passo”. “La visione del filmato evidenzia come tutti gli astanti, dediti a riprendere la scena, anziché suggerire al giovane di farsi identificare mostrando i suoi documenti, lo esortavano ad andare via, a disobbedire ai tutori dell’ordine che, nell’esercizio delle loro funzioni, rappresentavano lo Stato. Deve farci riflettere” – conclude il sindacalista – “che ciò non è accaduto in un’estrema periferia degradata, sottoposta al giogo di una qualche mafia e con protagonisti pregiudicati. È accaduto in pieno centro di una ricca città dell’operoso nordest e con protagoniste persone normali: smarrire il senso dello Stato è una deriva che può essere molto pericolosa e che deve essere fermata subito”. CRO NG01 ntl 121510 AGO 20

 

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MERCOLEDÌ 12 AGOSTO 2020 15.27.33
VICENZA: ES POLIZIA, ‘BENE CONVALIDA ARRESTO GIOVANE, SI ERA INTROMESSO IN LAVORO VOLANTE’ =
ADN0692 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RVE VICENZA: ES POLIZIA, ‘BENE CONVALIDA ARRESTO GIOVANE, SI ERA INTROMESSO IN LAVORO VOLANTE’ = VICENZA, 12 ago. (Adnkronos) – ”Accogliamo con soddisfazione la convalida dell’arresto del giovane che ieri a VICENZA si era intromesso nel lavoro di una volante, intervenuta per sedare una rissa e che, in conseguenza di ciò, gli aveva chiesto di farsi identificare, così come previsto dalla normativa. Il ragazzo aveva cercato di allontanarsi, obbligando gli operatori a bloccarlo, al che aveva reagito violentemente”. Così il segretario generale di Es Polizia, Vincenzo Chianese, che aggiunge: ”Se si guarda il filmato senza pregiudizi appare incredibile ed assurdo fare parallelismi con il povero George Floyd, che per otto minuti è stato costretto a terra con un ginocchio sul collo, o parlare di un inesistente tentativo di strangolamento del giovane, ma anche solo di aggressione da parte del poliziotto”. ”Riteniamo grave – prosegue – che alcuni abbiano tentato gettare sull’episodio l’ombra del ‘razzismo’ che, come sottolinea il questore Messineo, è distante anni luce dai poliziotti vicentini i quali, invece, operano sempre con professionalità ed imparzialità, a tutela della legalità e di tutta la comunità, proprio come è avvenuto ieri e come ha confermato in pieno l’Autorità giudiziaria. Ben venga l’indagine interna disposta dal questore, la Polizia di Stato è una casa di vetro che non ha nulla da nascondere ma – precisa il segretario di Es – è inaccettabile il solito tritacarne mediatico cui viene regolarmente esposto ogni donna ed uomo in divisa prima che siano verificati i fatti, quasi che ci fosse verso i tutori dell’ordine una sorte di ‘presunzione di colpevolezza”’. Per Chianese ”Vanno stigmatizzati i tentativi di strumentalizzare la vicenda per cercare di gettare ombre su tutta la Polizia di Stato e su un poliziotto che ha agito con correttezza, avendo lui il dovere di identificare il giovane per le circostanze e non certo per il colore della sua pelle. Si rischia altrimenti che a subire razzismo siano donne e uomini in divisa, sempre nel mirino ad ogni passo. La visione del filmato evidenzia come tutti gli astanti, dediti a riprendere la scena, anziché suggerire al giovane di farsi identificare mostrando i suoi documenti, lo esortavano ad andare via, a disobbedire ai tutori dell’ordine che, nell’esercizio delle loro funzioni, rappresentavano lo Stato. Deve farci riflettere – conclude il sindacalista – che ciò non è accaduto in un’estrema periferia degradata, sottoposta al giogo di una qualche mafia e con protagonisti pregiudicati ma in pieno centro di una ricca città del nordest e con protagoniste persone normali: smarrire il senso dello Stato è una deriva che può essere molto pericolosa e che deve essere fermata subito”. (Sil/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 12-AGO-20 15:27 NNNN

 

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