Dopo l’invio della quarta bozza della nuova circolare onnicomprensiva su una materia oggetto di svariate ed annose controversie dovute alle discrepanze e contraddizioni soprattutto tra le circolari del 1994, 1995 e 1996, aderenti al dettato della legge 203/1989– norma primaria di riferimento– e quelle successive, recanti interpretazioni restrittive rispetto alle precedenti, c’è stata martedì 19 febbraio una nuova riunione del Tavolo tecnicoistituito due anni e mezzo orsono proprio per redigere una nuova circolare che, per superare dette discrasie e contraddizioni, sostituendo tutte le circolari e risposte a quesiti susseguitesi nel tempo, costituisse una sorta di “Testo unico” della fruizione del vettovagliamento per il personale della Polizia di Stato.
Sul tavolo– come nella riunione precedente presieduto dal Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali, vice prefetto Maria De Bartolomeis e dal Direttore centrale dei servizi di ragioneria Francesco Ricciardi – abbiamo quindi innanzitutto fatto presente chela quarta bozza di circolare inviataci, nel richiamare circolari precedenti, purtroppo non integra lo strumento per cui il tavolo tecnico era stato istituito e – pertanto – abbiamo chiesto di rivederla inserendo in maniera esplicita tutte le disposizioni necessarie, predisponendo un nuovo testo da inviare alle organizzazioni sindacali per un confronto approfondito su tutti i punti che saranno inseriti, fermo restando che –a nostro parere – devono essere superate tutte le interpretazioni restrittive introdotte dopo il 1996.
Qualora il ripristino dell’aderenza al dettato normativo richiedesse maggiori risorse abbiamo proposto di chiedere appositi stanziamenti, a partire dal ripristino dei tre milioni di euro che il Mef ha decurtato dal competente capitolo a seguito dell’introduzione della possibilità di erogare nelle sedi disagiate il buono pasto del valore di 7.00 euroin luogo delle ben più onerose convenzioni stipulate in assenza di mense di servizio, anche perevitare, nella maniera più assoluta, il paventato aumento dell’attuale corrispettivo di 3.10 euro a carico dell’appartenente della Polizia di Stato per la fruizione della mensa non obbligatoria, che ci vede ancora una volta nettamente contrari. Va inoltre esplicitata la possibilità dei familiari degli appartenenti da questi ultimi accompagnati, non più contemplata dopo la circolare del 1994, di fruire a pagamento della mensa.
Nel merito di quanto riportato nella quarta bozza abbiamo chiesto una nuova formulazione del riferimento agli orari fisiologici per la consumazione dei pasti affinché risulti inequivocabile che non si può pensare di far consumare il primo ordinario prima delle ore 12.00 o dopo le ore 15.00, né il secondo ordinario prima delle ore 19.00 e dopo le ore 21.00, sia che la consumazione avvenga in mensa che – nel caso di servizi di ordine pubblico – presso esercizi convenzionati o tramite pasti veicolati. Sulle modalità di somministrazione di questi ultimi dovranno essere previste preventive intesetra il funzionario responsabile del vettovagliamento– che va individuato –e lesegreterie provincialidelle organizzazioni sindacali rappresentative a livello nazionale.
Nella nuova circolare onnicomprensiva vanno per noi inserite anche le recenti disposizioni relative all’attribuzione dei ticket-restaurant, singoli o doppi nella giornata, che a nostro parere vanno altresì integrate chiarendo che, laddove le modalità del servizio abbiano impedito la fruizione del pasto, alle nove ore di servizio continuativo NON dovranno essere aggiunti i trenta minuti di pausa pranzo e precisandochevanno evitate differenziazioni tra aliquote di personale appartenenti a diversi uffici o reparti impegnate nel medesimo servizio, che devono poter fruire del pasto – o del ticket– alle medesime condizioni, inclusi gli agenti in prova.
Per il diritto al pasto pomeridiano per noi si deve far riferimento ad ogni turno servizio compreso nei prospetti 1 e 2 allegati al vigente Anq (13/19 anche non h24 e 14/22). Con riferimento alle modalità di attribuzione dei ticket-restaurant, singoli o doppi nella giornata, abbiamo ribadito – come avevamo già fatto il 16 gennaio ed il 4 febbraio scorsi – che servono chiarimenti ulteriori perché sul territorio si sono creati numerosi interrogativianche sulle modalità di erogazione dei ticket, eventualmente predisponendo un’apposita modulistica omogenea su tutto il territorio da allegare alla circolare. Attendiamo ora che il Dipartimento invii la quinta bozza di circolare.
Roma, 21 febbraio 2019