Riunione sul progetto di riorganizzazione dei reparti mobili della Polizia di Stato: incontro interlocutorio con alcune criticità importanti

testuggine x

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In data odierna, alla presenza del Sottosegretario all’Interno On. Nicola Molteni, del Vice Capo della Polizia Vicario prefetto Luigi Savina, del Direttore centrale per le specialità, prefetto Roberto Sgalla, del Direttore del Servizio reparti speciali Benedetto Sanna e del Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali  vice prefetto Maria De Bartolomeis, si è tenuto l’incontro relativo al progetto di riorganizzazione dei reparti mobili.

Due i temi principali sul tavolo:
• riorganizzazione organica e amministrativa degli uffici;
• suddivisione dell’attuale squadra operativa (attualmente previsto in 10 unità) in due 
squadre da 5 con relativi mezzi.

Al termine della visione delle slide introduttive, attinenti una riorganizzazione più efficiente e di carattere generale, oltreché un incremento di organico dei reparti mobili che dagli attuali 5.178 unità, passerebbero a 5.611 dipendenti, fortissimo è stato il nostro dissenso sulla mancanza di una qualsiasi forma di informazione preventiva utile a produrre e condividere osservazioni migliorative del testo oggi stesso esposto.

In attesa, dunque, di una prossima riunione da noi chiesta a gran voce vista l’importanza della materia che non può certo liquidarsi con poche battute, che sarà utile ad approfondire maggiormente i numerosi quesiti derivanti dalla frettolosa lettura delle slide, per rispetto della grande dignità professionale delle migliaia di dipendenti coinvolti dalla riorganizzazione, tra le altre cose, abbiamo comunque portato all’attenzione del tavolo, in estrema sintesi, i seguenti temi di carattere generale:

1. riteniamo opportuno che i reparti mobili, prima di essere impiegati in attività diverse rispetto all’ordine pubblico, cosi come appreso, debbano necessariamente intraprendere un percorso specifico di formazione e addestramento adeguato;
2. nel medesimo contesto abbiano richiesto di fornire ai reparti mobili gli strumenti giuridico/normativi per operare in completa sicurezza e serenità. A tal proposito abbiamo consegnato nelle mani del Sottosegretario il nostro disegno di legge, già approvato dal Consiglio regionale del Veneto, sul reato di “terrorismo di piazza”, che si fa riserva di esplicitare in successive note;
3. forte contrarietà abbiamo altresì espresso verso la rimodulazione delle squadre che, di fatto, diminuirebbe le capacità operative d’intervento;
4. distante dalle nostre posizioni è inoltre la scelta di non promuovere il Reparto mobile di Napoli come sede da dirigente superiore, diversamente da come prospettato per Roma e Milano;
5. abbiamo, inoltre, espresso il fatto che prima di parlare di riorganizzazione organica degli uffici, sarebbe utile interrogarsi sulle strutture che oggi ospitano i reparti mobili che, purtroppo, ci risultano poco funzionali, vetuste quando non addirittura fatiscenti (vedi per esempio il Reparto di Cagliari);
6. ultimo, ma non per ordine d’importanza, abbiamo chiesto con forza specifiche rassicurazioni sul pagamento delle ore di straordinario in esubero, ferme a settembre del 2017, cosa che consideriamo inaccettabile, perché spesso sottratte al tempo libero e la famiglia.


Sull’argomento c’è ancora tanto da dire. Confortante, tuttavia, resta la volontà ricevuta direttamente dal Sottosegretario Molteni nel proseguire la discussione e il confronto con altre convocazioni sul delicato argomento .

Roma, 6 Febbraio 2019

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