Polizia Stradale: in piena emergenza Coronavirus valorizzare al massimo i servizi esterni d’Istituto sia unica e concreta priorità

polstrada x

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Al Signor Capo della Polizia
Direttore generale della pubblica sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli
                                                                     R o m a

Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis

                                                                     R o m a

 

Oggetto:   indennità autostradale per servizi emergenza da Covid-19, incomprensibili dinieghi.
– Richiesta autorevole intervento urgente.

Signor Capo della Polizia,
abbiamo apprezzato senza esitazioni né mezzi termini gli sforzi che insieme a tutti i vertici del Dipartimento sta mettendo in atto per dare – in un quadro di oggettiva e grandissima difficoltà – segnali positivi e concreti ai poliziotti che, esponendo sé stessi ed i familiari a gravi rischi, come da obblighi istituzionali continuano a uscire di casa, si recano al lavoro ed effettuano i noti controlli a tappeto, oggi indispensabili per la salute pubblica.

Senza abbandonarci ad espressioni retoriche possiamo senz’altro affermare che viviamo un momento di emergenza assoluta e, pertanto, bisogna tenere ben presenti le priorità concrete anziché indulgere a formalismi: è per questo che eviteremo di soffermarci sulle motivazioni giuridiche e contrattuali che ci spingono a non condividere affatto la fondatezza del diniego, opposto da svariati dirigenti locali della Polizia stradale, a far corrispondere le indennità di specialità per i servizi esterni di ordine e sicurezza pubblica effettuati in ambito autostradale a partire dal 9 marzo 2020, quindi con dritto all’indennità di ordine pubblico.

Ciò che in questo momento conta più di tutto e deve far passare in secondo piano ogni altra considerazione, infatti, è far avvertire la vicinanza dell’Istituzione a donne e uomini che ogni giorno, per adempiere ai propri doveri, oggettivamente rischiano ancora più del solito la vita propria e – stavolta – anche quella dei rispettivi figli, genitori, nonni e familiari in genere, così come è stato fatto attribuendo l’indennità di ordine pubblico per tutti i servizi esterni: un segnale positivo che rischia però di essere immediatamente contraddetto dalla negazione di altre indennità consolidate.

Oggi più che mai la burocrazia non può e non deve essere autoreferenziale, ma deve anzi mettersi al servizio dell’operatività e della chiara volontà “politica” di valorizzarla al massimo.   

La preghiamo pertanto di voler conferire un formale incarico al validissimo apparato tecnico di cui dispone codesta Amministrazione affinché trovi il modo di evitare che, nei colleghi impegnati sulle autostrade, sia oggi vanificata quell’importantissima percezione positiva che proprio Lei, meritoriamente, qualche giorno fa è riuscito a far avere ai poliziotti in prima linea.

In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.

Roma, 21 marzo 2020