Stato e Polizia oltraggiati e “cacciati” da NoTav, che prendono il “controllo del territorio”: intervenga Ministro Lamorgese

notav ritirata

notav ritirata

La prima aggressione NoTav ai poliziotti a pranzo il 24 giugno 2020
La seconda aggressione ed il video “comico” del 27 giugno 2020

 

ansa logo

Martedì 30 giugno 2020, ore 18.55.34
Tav: ES Polizia, ministro provveda su aggressione No Tav
(ANSA) – TORINO, 30 GIU – Un intervento del ministro dell’Interno Lamorgese dopo i “due episodi inaccettabili” che si sono verificati in Valle di Susa, il 24 e 27 giugno, in Valle di Susa, dove “alcuni appartenenti alla Polizia di Stato sono costretti ad abbandonare il paese dove, dopo aver terminato il turno, ma permanendo in servizio essendo ‘in reparto inquadrato’,’cacciati’ da attivisti No Tav che li hanno “inseguiti” ed insultati”. Lo chiede Vincenzo Chianese, segretario generale del sindacato ES Polizia. “Appare evidente – dice Chianese – l’istigazione a delinquere commessa dai responsabili del sito internet ‘Notav.info’, su cui è presente una greve apologia delle condotte criminose nonché un filmato, relativo ai fatti di sabato 27 giugno, contenente sequenze artatamente accelerate e l’aggiunta di un commento musicale ‘comico’ che intendono ridicolizzare non solo quella che viene definita “La grande ritirata” dei poliziotti interessati, che con grande autocontrollo e professionalità hanno invece evitato ogni occasione di contatto con i manifestanti aggressivi e minacciosi, ma l’intera Polizia di Stato, A questo punto diventa indifferibile – prosegue il segretario generale di ES Polizia – che il Ministro dell’interno e l’Esecutivo nella sua collegialità rassicurino chi difende le Istituzioni sulla difesa che quelle stesse Istituzioni devono garantire ai Servitori dello Stato che subiscono oltraggi, insulti e sputi, che in nessun caso devono poter essere qualificati come fatti ‘di lieve entità’, consentendo quindi ai responsabili di farla franca: giù le mani dalla parte dei ‘decreti sicurezza’ che garantisce un minimo di salvaguardia agli appartenenti alle Forze di polizia”, conclude Chianese. (ANSA).

 

dire logoMartedì 30 giugno 2020, ore 18.53.34
TAV. AGGRESSIONE A POLIZIOTTI, ES POLIZIA: LAMORGESE INTERVENGA
(DIRE) Roma, 30 giu. – “Mercoledi 24 e sabato 27 giugno si sono verificati a Susa due episodi inaccettabili, che hanno visto alcuni appartenenti alla Polizia di Stato essere concretamente costretti ad abbandonare il paese dove, dopo aver terminato il turno, ma permanendo in servizio essendo ‘in reparto inquadrato’, stavano consumando un pasto, venendone letteralmente ‘cacciati’ da attivisti No Tav che li hanno ‘inseguiti’ ed insultati con cori del tipo ‘Vergogna, vergogna’, ‘Servi’, ‘Fuori le teuppe dalla Val Susa’ e ‘Via, via la Polizia’”. Così Vincenzo Chianese, segretario generale di ES Polizia, che prosegue: “Pur dando per scontato che la violenza privata aggravata, la manifestazione non autorizzata, l’oltraggio ad un corpo amministrativo dello Stato e quello a pubblico ufficiale, siano stati debitamente segnalati alla competente autorita’ giudiziaria, anche per l’adozione delle misure cautelari necessarie a far si’ che dette condotte, gia’ una volta reiterate, possano essere nuovamente poste in essere nelle medesime localita’ e con analoghe modalita’, chiediamo che questo venga comunicato ufficialmente al fine di fugare ogni dubbio nell’opinione pubblica ma anche in poliziotti, carabinieri, finanzieri, penitenziari e militari in genere”.(SEGUE)
-2- (DIRE) Roma, 30 giu. – Intanto, “grande è lo sconcerto che coglie chi osserva le immagini” aggiunge il sindacalista: “Appare evidente l’istigazione a delinquere commessa dai responsabili del sito internet ‘Notav.info’, su cui e’ presente una greve apologia delle descritte condotte criminose nonché un filmato, relativo ai fatti di sabato 27 giugno, contenete sequenze artatamente accelerate e l’aggiunta di un commento musicale ‘comico’ che intendono ridicolizzare non solo quella che viene definita ‘La grande ritirata’ dei poliziotti interessati, che con grande autocontrollo e professionalità hanno invece evitato ogni occasione di contatto con i manifestanti aggressivi e minacciosi, ma l’intera Polizia di Stato, vale a dire le ‘truppe d’occupazione’ che quei sedicenti ‘valligiani’ hanno di fatto costretto ad abbandonare il controllo di un pezzo di territorio nazionale. In qualsiasi altra democrazia occidentale quel sito sarebbe stato già chiuso da tempo, senza se e senza ma”. Per Chianese è “indifferibile che il ministro dell’Interno e l’Esecutivo nella sua collegialità rassicurino chi difende le Istituzioni sulla difesa che quelle stesse Istituzioni devono garantire ai servitori dello Stato che subiscono oltraggi, insulti e sputi, che in nessun caso devono poter essere qualificati come fatti ‘di lieve entità’, consentendo quindi ai responsabili di farla franca: giù le mani dalla parte dei ‘decreti sicurezza’ che garantisce un minimo di salvaguardia agli appartenenti alle Forze di polizia- conclude Chianese – ne va della credibilità dell’Autorità nazionale di pubblica sicurezza e del ‘morale delle truppe’, già messo a dura prova non solo dal filmato di Susa, ma da tutta una serie di atti e fatti che rivelano un progressivo scollamento tra donne ed uomini in divisa e chi dovrebbe tutelarli fuori da ogni logica ideologica o di schieramento politico”. (Com/Ago/Dire)

 

ppn logo
Aggressione No Tav e “Ritirata” Polizia in Val Susa, ES Polizia: Ministro Lamorgese provveda
Torino – 30 giu 2020 (Prima Pagina News) – “Mercoledi 24 e sabato 27 giugno scorsi si sono verificati a Susa due episodi inaccettabili, che hanno visto alcuni appartenenti alla Polizia di Stato essere concretamente costretti ad abbandonare il paese dove, dopo aver terminato il turno, ma permanendo in servizio essendo ‘in reparto inquadrato’, stavano consumando un pasto, venendone letteralmente ‘cacciati’ da attivisti No Tav che li hanno “inseguiti” ed insultati con cori del tipo ‘vergogna, vergogna’, ‘servi’, ‘fuori le truppe dalla Val Susa’ e ‘via, via la Polizia’”. Così Vincenzo Chianese, Segretario generale di ES Polizia, che prosegue: “Pur dando per scontato che la violenza privata aggravata, la manifestazione non autorizzata, l’oltraggio ad un corpo amministrativo dello Stato e quello a pubblico ufficiale siano stati debitamente segnalati alla competente autorità giudiziaria, anche per l’adozione delle misure cautelari necessarie a far sì che dette condotte, già una volta reiterate, possano essere nuovamente poste in essere nelle medesime località e con analoghe modalità, chiediamo che questo venga comunicato ufficialmente al fine di fugare ogni dubbio nell’opinione pubblica ma anche in poliziotti, carabinieri, finanzieri, penitenziari e militari in genere”. “Grande è lo sconcerto che coglie chi osserva le immagini” aggiunge il sindacalista: “Appare evidente l’istigazione a delinquere commessa dai responsabili del sito internet ‘Notav.info’, su cui è presente una greve apologia delle descritte condotte criminose nonché un filmato, relativo ai fatti di sabato 27 giugno, contenete sequenze artatamente accelerate e l’aggiunta di un commento musicale ‘comico’ che intendono ridicolizzare non solo quella che viene definita “La grande ritirata” dei poliziotti interessati, che con grande autocontrollo e professionalità hanno invece evitato ogni occasione di contatto con i manifestanti aggressivi e minacciosi, ma l’intera Polizia di Stato, vale a dire le ‘truppe d’occupazione’ che quei sedicenti ‘valligiani’ hanno di fatto costretto ad abbandonare il controllo di un pezzo di territorio nazionale. In qualsiasi altra democrazia occidentale quel sito sarebbe stato già chiuso da tempo, senza se e senza ma”. “A questo punto diventa indifferibile che il Ministro dell’interno e l’Esecutivo nella sua collegialità rassicurino chi difende le Istituzioni sulla difesa che quelle stesse Istituzioni devono garantire ai Servitori dello Stato che subiscono oltraggi, insulti e sputi, che in nessun caso devono poter essere qualificati come fatti ‘di lieve entità’, consentendo quindi ai responsabili di farla franca: giù le mani dalla parte dei ‘decreti sicurezza’ che garantisce un minimo di salvaguardia agli appartenenti alle Forze di polizia – conclude Chianese –, ne va della credibilità dell’Autorità nazionale di pubblica sicurezza e del ‘morale delle truppe’, già messo a dura prova non solo dal filmato di Susa, ma da tutta una serie di atti e fatti che rivelano un progressivo scollamento tra donne ed uomini in divisa e chi dovrebbe tutelarli fuori da ogni logica ideologica o di schieramento politico”. Lme/Avi/oLme

Leggi l’articolo sul sito di PrimaPagina News