L’immigrazione schiaccia i poliziotti: per liberarli dalla burocrazia stabilizzare i precari come si sta facendo per la Giustizia. Appello al Ministro Lamorgese

polizia aiuta migranti low

 

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Signora Ministro,
come noto sono oltre 1.300 i dipendenti somministrati presso il Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza che oggi operano presso le seconde e le quarte sezioni degli uffici immigrazione delle questure (rispettivamente 408 e 120 lavoratori) nonché presso le prefetture per la lavorazione delle pratiche di sanatoria (800 lavoratori), assicurando un fondamentale apporto ad attività sempre più gravose, soprattutto a causa del conflitto in Ucraina e degli sbarchi di migranti.

 

Per gli appartenenti alla Polizia di Stato è importantissimo sapere di poter contare sul prezioso supporto che questi lavoratori assicurano alle attività burocratiche, garantendo così la possibilità di riservare un maggior numero di poliziotti alle attività operative direttamente o indirettamente connesse ai fenomeni migratori legati sia alla particolare contingenza geopolitica che a dinamiche economiche epocali che l’Unione Europea appare oggettivamente ancora ben lontana da riuscire a gestire.  

 

Il contributo di questi operatori soffre però di una condizione di precarietà che non penalizza solo gli incolpevoli precari, ma anche l’Amministrazione, che si trova a dover operare in assenza di quella certezza di risorse che risulta indispensabile per una efficiente ed efficace programmazione di attività ed interventi, soprattutto quando si tratta di materie così delicate, caratterizzate da una portata e un portato di significativo impatto sulla convivenza sociale ed anche sull’ordine pubblico.

 

Riteniamo sia giunta l’ora di valutare con la dovuta attenzione e determinazione un intervento che, seguendo la falsariga di quello attuato nel 2015 e di quello che sta per essere approvato ad horas per 1.200 lavoratori analogamente impiegati finora in maniera precaria dal Ministero della giustizia, conduca alla stabilizzazione degli interessati, apportando così un significativo beneficio anche all’operatività di un settore del Sistema sicurezza sempre più soggetto a un pesantissimo stress.

 

La invitiamo pertanto a valutare positivamente l’opportunità di assumere, in seno al Governo di cui è un autorevole esponente, ogni iniziativa che possa risultare utile per la tempestiva adozione di un provvedimento normativo che consenta di assumere a tempo interminato, presso il Dicastero di cui è responsabile, tutti i lavoratori somministrati che attualmente operano presso le questure e le prefetture, con sicuro giovamento di queste ultime, degli interessati e dei livelli di sicurezza del nostro Paese.

 

In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.  

 

Roma, 25 giugno 2022

 

La lettera