Cosa deve aspettare il IX corso ispettori per l’aggiornamento stipendiale? San Gennaro, ce lo fai oggi questo miracolo?

san gennaro x

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Al Sig. Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Dipartimento della pubblica sicurezza
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
                                                                         R o m a

 

Oggetto:   mancato adeguamento del trattamento economico dei frequentatori del IX corso ispettori.
– Richiesta urgente intervento risolutorio o almeno di adeguate spiegazioni.

 

Signor Direttore,
come noto sono ormai trascorsi più di sei mesi dalla conclusione del IX corso di formazione per vice ispettori della Polizia di Stato, che ha visto la partecipazione dei ben 1831 colleghi che hanno superato tutte le prove del concorso interno e non pochi dei quali hanno dovuto, a fine corso, cambiare la loro sede di servizio.

Non intendiamo qui soffermarci sulle problematiche di quel concorso né sulle argomentazioni bizantine che codesta Amministrazione ha utilizzato per evitare di corrispondere a tutti il trattamento economico di missione durante la frequenza e quello di trasferimento a coloro i quali sono poi risultati “perdenti sede”.

Oggi dobbiamo evidenziare come sia del tutto incomprensibile che tutti questi 1831 colleghi, ad un anno dall’inizio del corso, debbano continuare a percepire il trattamento economico previsto per la qualifica di provenienza nonostante che codesto Dipartimento sapesse – appunto da un anno – di doverlo adeguare.

E non è un problema “burocratico”: il loro decreto di nomina alla qualifica di vice ispettore è stato firmato dal Signor Capo della Polizia il 15 maggio scorso e vi è stato apposto l’obbligatorio visto da parte dell’Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero dell’interno un mese più tardi, vale a dire il 15 giugno 2018.

Ancora una volta la problematica sembrerebbe essere legata alla difficoltà che i nostri superati sistemi informatici avrebbero nel calcolare l’importo degli assegni ad personamda erogare a coloro i quali – ad esempio i sovrintendenti capo – senza di essi, riceverebbero un trattamento fisso inferiore a quello precedente.

Dobbiamo quindi evidenziare qui con forza che l’aggiornamento retributivo, ivi compresa l’erogazione dei citati assegni ad personam, è un preciso dovere dell’Amministrazione, il cui mancato esatto e puntuale adempimento sta cagionando agli interessati un danno ingiusto di misura crescente nel tempo.

La invitiamo pertanto a porre in essere ogni possibile sforzo affinché a detta situazione dannosa si possa porre termine al più presto possibile e, al contempo, vengano forniti agli appartenenti alla Polizia di Stato ed ai loro rappresentanti idonei elementi di conoscenza sulle cause che l’hanno determinata.

In attesa di un urgente cenno di riscontro si inviano i più distinti saluti.

Roma, 19 settembre 2018

 

La lettera inviata al Dipartimento