Sopprimere incompatibilità sbagliate: generano sperequazioni

rpc x

rpc x

 

Prot. n. 591/FN/20

Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza
R o m a

Oggetto: proposta di sopprime l’incompatibilità tra il compenso per controllo del territorio e l’indennità di missione in occasione della sottoscrizione del previsto accordo integrativo del Fesi 2019.
– Richiesta di monitoraggio urgente.

Signor Direttore,
già con la nota del 10 settembre 2018, avente per oggetto «accordo Fesi 2018, erroneo inserimento nel testo, per mero refuso, dell’incompatibilità tra compenso per controllo del territorio ed indennità di missione – Richiesta errata corrige» – che ad ogni buon fine si allega – chiedemmo un’errata corrige spiegando le ragioni per cui, per noi, l’incompatibilità tra il compenso per controllo del territorio e l’indennità di missione non ha mai avuto alcun motivo di essere in quanto genera inaccettabili disparità di trattamento. Tre esempi aiuteranno a chiarire le nostre argomentazioni:

  1. insieme ad un equipaggio della Volante in sede, due equipaggi di un Reparto prevenzione crimine, in servizio fuori sede con trattamento economico di missione, attuano lo stesso dispositivo: i primi giustamente percepiscono il compenso per controllo del territorio, i secondi no. Ciò viola il principio costituzionale secondo cui a parità di condizioni di impiego ci deve essere analoga remunerazione. Ci viene detto che gli Rpc operano in regime di ordine pubblico, ma non è sempre così: solo per il 2019 i 20 Rpc hanno effettuato in regime di missione oltre 5.800 turni fuori sede, tra serali e notturni;
  2. a bordo della stessa Volante un collega che presta servizio in quella stessa sede effettua un turno insieme ad un altro che vi è stato inviato in regime di missione per un’“aggregazione estiva”: entrambi percepiscono l’indennità di servizio esterno ma il primo, in più, giustamente percepisce anche il compenso de quo, mentre il secondo ne viene immotivatamente escluso. Va infatti rilevato come il ccnl di comparto ha sancito che l’indennità per servizi esterni è pienamente compatibile con il trattamento economico di missione, mentre invece è incompatibile con l’indennità di ordine pubblico;
  3. in occasione di una competizione sportiva, i colleghi della Questura in sede, quelli della Digos provenienti dalla sede della squadra in trasferta e quelli di vari Reparti mobili (quello in sede e quelli di altre sedi), percepiscono tutti l’indennità di ordine pubblico, differenziata tra op in sede ed op fuori sede. Nessuno di loro percepisce il compenso per controllo del territorio. Ovviamente il nostro intento è rimuovere al più presto anche l’incompatibilità questi ultimi due istituti ma, rispetto al compenso in argomento, non si verifica alcuna disparità di trattamento tra colleghi impegnati nello stesso servizio.

Alla luce di ciò, visto che al competente Servizio Tep è stato chiesto di effettuare un monitoraggio di tutte le tipologie di servizi alle quali, dopo l’estate, in sede di stipula di accordo integrativo, si potrebbe estendere il diritto a percepire il compenso in oggetto, con la presente reiteriamo la nostra richiesta di includere in detta attività ricognitiva anche i servizi esterni effettuati fuori sede con trattamento economico di missione, consentendo così al tavolo di discutere le argomentazioni sopra esposte conoscendo già i costi, peraltro irrisori, dell’eventuale accoglimento, per poter deliberare in merito senza allungare i tempi.

In attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti. 

Roma, 6 maggio 2020