Accolta la nostra proposta, si studiano i dettagli e forse ci sarà un rinvio a dopo l’estate

 

Come noto il 14 maggio avevamo chiesto al Capo della Polizia di approfondire due questioni per noi fondamentali: semplificare le modalità di espletamento della prova orale del concorso interno a 263 posti da vice ispettore e lo scorrimento completo della graduatoria del concorso interno a 501 posti, sempre da vice ispettore, attingendo ai posti normalmente riservati ai concorsi pubblici, rallentati dal Covid-19: oggi si è tenuta la riunione per il prime dei due approfondimenti citati.

Il Direttore centrale per le risorse umane Scandone ha manifestato vivo apprezzamento per la nostra proposta di incentrare la prova orale – che al momento l’Amministrazione prevede di effettuare in videoconferenza, tramite apposite postazioni da allestire presso le questure – sulla discussione di una tesina interdisciplinare proposta da ogni candidato basandosi su due o tre tra le quattro materie fondamentali del concorso (diritto penale, procedura penale, diritto amministrativo, diritto civile).

A seguito di lunga ed articolata discussione sono state elaborate tre alternative, che saranno attentamente vagliate dall’Amministrazione entro giovedì, 11 giugno prossimo, quando si terrà una nuova riunione per giungere ad una soluzione condivisa che consenta di centrare un obiettivo per noi imprescindibile: ristabilire condizioni di parità tra tutti i candidati che, durante la fase più acuta dell’emergenza Coronavirus, sono stati impegnati in servizio con modalità e carichi differenziati.

Ipotesi 1: ciascun candidato potrebbe sviluppare una tesina su due delle quattro materie fondamentali per discuterla in sede di esame orale; in più il candidato dovrebbe rispondere a domande sulle restanti due materie fondamentali, oltre che su quelle facoltative eventualmente scelte.

Ipotesi 2: la commissione esaminatrice predisporrebbe un certo numero di tracce multidisciplinari basate su tre delle quattro materie fondamentali; in più il candidato dovrebbe rispondere solo a domande sulle materie facoltative eventualmente scelte.

Ipotesi 3: la Commissione predisporrebbe una banca dati comprendente domande prefissate tra cui la commissione sceglierebbe in sede di esame orale: questa è l’ipotesi che ci convince meno di tutte le altre, soprattutto se il numero delle domande comprese in banca dati dovesse risultare elevato.

Naturalmente la proposta definitiva che elaborerà l’Amministrazione nei prossimi giorni potrà anche fondere elementi tratti dalle tre ipotesi sopra delineate ed eventuali altri, ma resta per noi imprescindibile che la semplificazione della prova reale risulti reale e determinante.

Né va sottaciuto che, piuttosto che effettuare le prove tra luglio ed agosto con modalità telematica, con tutti gli inconvenienti tecnici che si potrebbero verificare, potrebbe risultare più conveniente per tutti effettuarle con esame frontale direttamente tra settembre ed ottobre prossimi.

Giovedì, 11 giugno prossimo, ci sarà una nuova e conclusiva riunione dedicata a questo argomento.

Roma, 3 giugno 2020