Inaccettabili penalizzazioni economiche a seguito promozioni: sollecitiamo rapida attenzione tavolo riordino

salvini molteni gabrielli x

incontro tavolo

 

Al Signor Capo della Polizia
Direttore generale della pubblica sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli
                                                              R o m a

e, per conoscenza:

Al Sig. Direttore dell’Ufficio
per le relazioni sindacali – Dipartimento della p.s.
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
                                                                R o m a

 

Oggetto: inaccettabili penalizzazioni economiche per promozioni a seguito di concorsi interni.
– sollecito inserimento nel tavolo di confronto sui correttivi al riordino del 2017.

 

Signor Capo della Polizia,
sono trascorsi ormai oltre due mesi dalla riapertura del confronto sui nuovi correttivi da apportare al riordino approvato con d.lgs. 95/2017 sui cui contenuti, come di certo rammenta, avevamo espresso fortissime riserve in quanto – a nostro avviso – ben lungi dal realizzare le legittime aspettative di apertura della carriera aperta dalla base, anche per saldare veri e propri debiti storici maturati dall’Amministrazione nei confronti dei poliziotti i quali – unici nel Comparto – per oltre tre lustri avevano subito ritardi biblici e addirittura – per ciò che attiene il ruolo speciale – addirittura omettendo deliberatamente l’applicazione della Legge, già ripetutamente sanzionata dal giudicato amministrativo, che aveva ordinato la piena realizzazione del riordino della carriera unitaria dei funzionari prevista dallo specifico riordino contenuto nel d.lgs. 334/2000.

Anche l’estate scorsa i primi correttivi a quel “Non riordino” – ci si passi questa definizione sintetica, ma efficace – avevano lasciato l’amaro in bocca ai poliziotti, che ancora attendono il riconoscimento delle mansioni di concetto per il ruolo agenti-assistenti-sovrintendenti – all’interno del quale ci deve essere una progressione realmente fluida, cioè senza concorsi – neppure mascherati – insieme al reale riconoscimento delle funzioni direttive al ruolo degli ispettori, all’interno del quale vanno sanate le troppe ingiustizie consumatesi insieme ad un abbreviamento della percorrenza e, per finire, il riconoscimento dirigenziale a tutta la carriera dei funzionari che, in maniera armonica e senza scavalcamenti, prevenga un pronunziamento della Corte Costituzionale dagli esiti imprevedibili, suscettibili di sconvolgere l’assetto ordinamentale della dirigenza.

La richiesta che avevamo formulato il 23 gennaio scorso – tenendo conto della disponibilità di circa 120 milioni complessivi grazie al grande impegno profuso dal Sig. Ministro dell’interno – era di calendarizzare in tempi brevi nuove riunioni in modo da poter giungere all’elaborazione di un primo correttivo in questo mese di aprile e l’urgenza emerge ora prepotente dal disvelarsi degli effetti perversi della definizione “riassorbibile” attribuita a molti – ma non tutti – gli assegni ad personamprevisti dal riordino che, insieme alle tariffe delle indennità accessorie, sta cagionando e cagionerà consistenti penalizzazioni economiche ai neo vice sovrintendenti, neo vice ispettori e neo vice commissari sia durante il servizio – potenzialmente anche qualche migliaio di euro – che in sede di erogazione di buonuscita e trattamento di quiescenza. È totalmente inaccettabile.

Così come peraltro convenuto nell’ultimo incontro ed anche in considerazione dei recenti sviluppi che si sono avuti su questa delicatissima materia attendiamo al più presto possibile la riapertura del tavolo di confronto sul riordino includendovi tutti i temi cui si è testé fatto cenno.

Roma, 4 aprile 2019