Pronti a ulteriori sforzi, ma basta mortificazioni: lettera al Ministro ed al Capo

rispetto

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Alla Signora Ministro dell’interno
Prefetto Luciana Lamorgese            R o m a

Al Signor Capo della Polizia
Direttore generale della pubblica sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli                  R o m a

Oggetto: misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
– Richiesta chiarimenti urgenti.

Abbiamo ricevuto oggi le circolari pari oggetto, datate 2 e 3 ottobre 2020 e, a tale riguardo, non possiamo certo nascondere le immediate perplessità che ci hanno assalito perché, per un impiego analogo a quello dei controlli effettuati nei primi mesi dell’emergenza Covid-19, si prevede di non erogare più, come era giustamente avvenuto allora, le indennità di ordine pubblico.

Le chiediamo pertanto di attivarsi in seno al Governo affinché, nell’emanando decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ed in sede di conversione in legge del cd. “decreto Agosto”, ci sia quanto necessario a far attuare questo ennesimo sforzo organizzativo alle Forze di polizia meno tutelate, peggio pagate con l’età media più elevata d’Europa, senza però mortificarle.

Si potranno così riallacciare i fili di quell’intenso e proficuo dialogo intessuto durante i primi mesi della pandemia, evitando una anche solo apparente inversione di rotta, che determinerebbe gravi illogicità e inaccettabili sperequazioni: si pensi ad esempio alle finalità del dispositivo “Strade Sicure” ed al trattamento economico destinato ai militari ivi impiegati, dei quali si ventila l’utilizzo.

Per quel personale militare è infatti giustamente prevista la corresponsione di indennità onnicomprensive che sono di importo pari a quelle di ordine pubblico in sede o fuori sede perché “Strade Sicure” è, appunto, un dispositivo di ordine pubblico: il sol fatto di aver previsto di impiegarlo per i controlli Covid-19 attesta quindi che detti servizi sono, nella sostanza, servizi di ordine pubblico.

Ovviamente, quindi, i militari del dispositivo in argomento percepiranno, anche per questi controlli, dai 13 ai 26 euro per ogni servizio espletato “in ausilio” a coloro i quali ne sono invece responsabili, cioè gli appartenenti alle Forze di polizia i quali, però, per quegli stessi controlli, si prevede che debbano percepire appena 6 euro, vale a dire da meno della metà a meno di un quarto.

In attesa di riallacciare il dialogo su questa delicatissima materia inviamo distinti saluti.

Roma, 5 ottobre 2020