Le nostre buone ragioni, che ci avevano spinto a respingere al mittente dei correttivi troppo esigui e misure per noi non condivisibili, hanno convinto il Ministero dell’interno nel suo complesso: il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha annunciato che le misure su cui si erano maggiormente appuntate le nostre critiche sono state eliminate dal provvedimento minimale che sta per essere varato ed il Sottosegretario all’interno Nicola Molteni, che a breve riceverà – tra le altre – la delega alla Polizia di Stato, in apertura della riunione ha annunciato che il prossimo Consiglio dei Ministri rinnoverà, fino alla prossima primavera, la delega per apportare integrazioni e correttivi al riordino 2017, che ha poche luci e troppe ombre, in modo da poter stanziare idonee risorse tramite la Legge di stabilità ed avviare sin da subito il confronto su un testo condiviso.
Condivisione, questa è la parola chiave che ha permeato il discorso dell’On. Molteni, che ha manifestato grande predisposizione all’ascolto della voce non solo delle Amministrazioni e dei Comandi, ma anche dei rappresentanti sindacali delle donne e degli uomini in divisa e, soprattutto, direttamente quella di chi ogni giorno mette a rischio la propria incolumità, affrontando per pochi spiccioli responsabilità ed impegni gravosi con grandi sacrifici personali e familiari. Èper questo che il Sottosegretario ha dimostrato grandissima attenzione verso le nostre rivendicazioni, che partono già dal “buco previdenziale” contenuto nella misera paga dei nostri allievi, proseguono nella mancanza di concorsi che permettano anche ai giovani di progredire e con la mancanza di posti sufficienti nei ruoli intermedi cui si accede con meccanismi lenti, farraginosi e inadeguati.
Gli interventi correttivi devono quindi essere radicali per portare concreti benefici sotto l’aspetto economico, ma anche sotto il profilo della dignità professionale: va eliminato l’odioso aggettivo “esecutivo” ancora affibbiato – nel terzo millennio inoltrato – agli appartenenti ai ruoli dei sovrintendenti, assistenti ed agenti cui però chiediamo il possesso del diploma; vanno garantite per tutti la possibilità reale di accedere ai ruoli superiori arrivando in tempi ragionevoli alle posizioni apicali in ciascuno di essi, né va dimenticato che sta per scadere il famigerato contratto estorto “al chiaro di luna”, perché stavolta gli stanziamenti dovranno garantire anche l’introduzione della previdenza complementare. Da ultimo, ma non ultimo: va restituita la giusta serenità ai servitori dello Stato, che vanno tutelati con leggi idonee ed equipaggiati con dotazioni adeguate.
La piena sintonia che si è riscontrata è stata infine sugellata dal sopraggiungere del Ministro Matteo Salvini che, dopo aver adempiuto ad altri impegni istituzionali, si è seduto accanto all’On. Molteni per ribadito la pienezza della delega conferita al Sottosegretario e la comunanza d’intenti che si è stabilita sui temi dibattuti sul tavolo odierno anche con il Dipartimento della pubblica sicurezza: sembrano esserci tutte le premesse per l’apertura di una nuova fase che rilanci una reale vicinanza ai lavoratori in divisa da parte dei cittadini e delle Istituzioni che siamo chiamati a tutelare, cosa che abbiamo fatto e faremo sempre, anche nei momenti più bui, ma che faremo sicuramente ancora meglio se ci saranno tutte le condizioni per essere animati da ulteriori motivazioni e da rinnovato entusiasmo. Noi ci crediamo.
Roma, 5 luglio 2018
Il Segretario generale FSP Il Segretario generale ES Il Segretario generale LS
Valter Mazzetti Vincenzo Chianese Pietro Taccagna
Il documento elaborato dopo l’incontro con il Sottosegretario Molteni ed il Ministro Salvini