Correttivi riordino: urge riprendere l’esame per giungere entro giugno ad un testo equilibrato, ponderato e condiviso

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Al Signor Capo della Polizia
Direttore generale della pubblica sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli
Ministero dell’interno – Dipartimento della p.s.
                                                                       R o m a

e, p.c.:

Al Sig. Direttore Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della p.s.
                                                                      R o m a

Oggetto:  disposizioni integrative e correttive al d.lgs. 95/2017 – Riordino delle carriere.
– sollecito convocazione nuove riunioni del Tavolo di confronto.

Signor Capo della Polizia,
come senz’altro rammenta lo scorso 18 aprile la riunione da Lei personalmente presieduta alla presenza del Sig. Sottosegretario all’interno era stata aggiornata a breve scadenza in considerazione della necessità di giungere all’elaborazione di un testo condiviso entro e non oltre la fine dell’ormai imminente mese di giugno.

Sappiamo tutti come tale termine sia di fatto imposto dal non breve percorso istituzionale che detto testo dovrà affrontare dopo che sarà stata raggiunta l’intesa, dovendo passare prima attraverso una delibera del Consiglio dei Ministri, poi per l’esame delle competenti commissioni permanenti di entrambi i rami del Parlamento – che certamente vorranno effettuare un adeguato ciclo di audizioni – nonché del Consiglio di Stato e della Conferenza Stato-Regioni, tornando infine al Consiglio dei Ministri per la delibera definitiva e l’invio alla firma del Presidente della Repubblica.

È trascorso più di un mese, i tempi si fanno quindi ormai strettissimi e – peraltro – abbiamo motivo di ritenere che il dialogo con le altre Amministrazioni sia proseguito, visto che registriamo oggi la convocazione presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, per il 29 maggio prossimo, del “Tavolo Paritetico” in materia di disposizioni integrative e correttive al d.lgs. in argomento con le organizzazioni sindacali del Corpo di Polizia Penitenziaria: la delicatezza della materia richiede un esame approfondito che includa anche il testo letterale dell’emananda norma.

Vale inoltre far presente l’inquietudine che si è diffusa tra i poliziotti per le indiscrezioni, filtrate dopo l’incontro tra il Governo – rappresentato dal Sig. Presidente del Consiglio e dal Sig. Ministro della difesa – gli Stati maggiori ed i Cocer interforze, secondo cui il decreto legislativo con integrazioni e correttivi slitterebbe all’anno prossimo in attesa di nuovi stanziamenti, ritenendo insufficienti quelli disponibili: ribadiamo ancora una volta che, per quanto ci riguarda, l’intervento va invece fatto con le risorse stanziate a legislazione vigente e rispettando i tempi della delega, per poi procedere a nuovi e più incisivi interventi con una nuova delega e relativi finanziamenti.

In attesa di un cortese cenno di riscontro l’occasione è gradita per inviare distinti saluti.

Roma, 27 maggio 2019

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