Premio 100 euro slitta perché mancano ancora disposizioni applicative e aderenti alla ratio della norma

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Al Signor Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza
Prefetto Franco Gabrielli
                                                                                                                       R o m a

Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza

                                                                                                                       R o m a

Oggetto:   decreto-legge 18/2020, premio ai lavoratori dipendenti dell’importo di 100 euro netti.
– Richiesta disposizioni applicative urgenti. (Sollecito nota p.o. del 30 marzo scorso)

 

Signor Capo della Polizia,
abbiamo da poco appreso che, diversamente da quanto NoiPA aveva previsto alla fine del mese scorso, nel cedolino della corrente mensilità di aprile non ha potuto includere, come avrebbe voluto, il premio di 100 euro previsto dal CuraItalia perché, alla data odierna, non ha ancora ottenuto dai datori di lavoro-sostituti d’imposta – per ciò che qui interessa dal Ministero dell’interno – le informazioni necessarie alla liquidazione delle spettanze.

Per evitare questo slittamento, con nota pari oggetto del 30 marzo scorso – che ad ogni buon fine si allega – avevamo chiesto di diramare disposizioni applicative urgenti, che al momento non risultano emanate, mentre informalmente apprendiamo di consultazioni che sarebbero in corso tra codesto Dipartimento e le altre amministrazioni e comandi generali del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, al fine – senz’altro condivisibile – di adottare criteri comuni ed univoci.

Sollecitiamo quindi nuovamente tempi brevi, per far sì che il premio giunga almeno con il cedolino di maggio, nonché disposizioni applicative chiare, per evitare che subisca indebiti tagli.

A tal fine richiamiamo l’attenzione sulla circolare 3 aprile 2020, n. 8 dell’Agenzia delle entrate, anch’essa allegata, dove tra l’altro si legge che non vanno conteggiate – e quindi NON danno luogo a decurtazioni – tutte le forme di assenza legittima dal servizio, comprendendo quindi tutti i tipi di congedo (ordinario, straordinario, parentale, ecc.), tutti i tipi di permesso (studio, legge 104, ecc.) e tutti i tipi di aspettativa (per motivi di salute, per motivi di famiglia, ecc.).

In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.

Roma, 16 aprile 2020