Una Legge dello Stato impone dal 1989 all’Amministrazione della pubblica sicurezza di somministrare il vitto completo – entrambi i pasti – a tutti coloro i quali prestano servizio in sede disagiata: questo diritto era riconosciuto negli anni ’90, ma poi, piano piano, si è cercato di far economie sulla pelle dei poliziotti, proprio alcuni tra quelli che lavorano nelle condizioni peggiori, sicché oggi si garantisce un solo pasto e magari nessuno quando si espleta il turno notturno!
Di più: quella stessa Legge del 1989 impone di somministrare entrambi i pasti al personale alloggiato collettivamente ed anche questo era pacifico negli anno ’90, dopodiché si è cominciato a cercare di risparmiare su un’altra categoria di colleghi che ha particolari disagi, perché se uno ha l’alloggio collettivo di servizio vuol dire che lavora lontano da casa e non può cucinare: a questi addirittura spesso viene negato persino un unico pasto, proprio perché sono “alloggiati”!
Ancora: le due regole di cui sopra valgono di sicuro per i servizi di ordine pubblico e quindi per i reparti mobili, per i quali si torna ancora una volta a parlare del preistorico sacchetto vitto e, quando si parla di convenzioni con enti privati o di pasto veicolato, non si specifica che devono essere rispettate le quantità, qualità e scelte previste per gli appalti mensa; poi non si specificano gli orari fisiologici per la consumazione dei pasti né la condizione indispensabile di garantire la dignità mentre si consumano.
Inoltre: ancora non si specifica che in ogni caso quando il servizio, anche se si prolunga in straordinario, giunge a toccare gli orari di entrambi i pasti, questi devono essere fruiti entrambi gratuitamente; che quando uno ha diritto ad uno o due pasti, se non ci sono mensa, convenzione o pasto veicolato allora bisogna dare uno o due ticket-restaurant elettronici – quindi non tassati – da 7,00 euro e che i “generi di conforto” devono essere erogati sempre tramite ticket.
Se per caso le risorse stanziate non dovessero bastare ci dovrebbero spiegare perché, visto che non ci risultano problemi analoghi per nessuna delle altre Forze di polizia né per i militari e, comunque, la soluzione non può certo consistere nel continuare a comprimere ulteriormente i diritti dei poliziotti, mentre si tenta ancora una volta di aumentare il costo della mensa non obbligatoria a carico dei colleghi: per questo abbiamo respinto al mittente la terza bozza di circolare con il parere qui sotto.
mense obbligatiorie parere ok