Basta tempi biblici e rinvii: sui concorsi i poliziotti hanno diritto a informazioni precise e tempi certi

DIPARTIMENTO LUMACA

DIPARTIMENTO LUMACA

 

Al Sig. Direttore centrale per le risorse umane
Dipartimento della pubblica sicurezza
Dirigente generale di p.s. Giuseppe Scandone
                                                             R o m a

Al Sig. Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Dipartimento della pubblica sicurezza
Viceprefetto Maria De Bartolomeis
                                                             R o m a

Oggetto:  comunicazione rinvio bando concorsi interni normativamente disposto entro 30 settembre 2018.
– Richiesta comunicazioni chiare e di provvedimenti urgenti.

Signor Direttore,
riscontriamo la nota di ieri, n. 555/RS/01/67/3712, avente per oggetto «Pubblicazione bandi relativi ai concorsi interni, per titoli, per 2214 posti per vice sovrintendente e 614 posti per vice ispettore, ed al concorso interno, per titoli ed esame, per 623 posti di vice ispettore della Polizia di Stato».

Come noto detto scritto comunica a noi – ed a tutte le altre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del personale della Polizia di Stato – la decisione dell’Amministrazione di non rispettare – ancora una volta – i termini temporali previsti dal riordino, rinviando sine dieil bando dei concorsi in argomento.

Appaiono quanto meno singolari la stringatezza e la laconicità della motivazione indicata, vale a dire l’attesa della imminente pubblicazione del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95 che – si legge testualmente – «potrebbe introdurre nuove previsioni riguardo ai suddetti concorsi».  

Ci siamo a lungo interrogati – senza trovare risposte – su quali potrebbero essere le nuove previsioni riguardo ai suddetti concorsi che il decreto legislativo di imminente approvazione, contenente disposizioni integrative e correttive al non riordino – il d.lgs. 95/2017 – potrebbe introdurre riguardo ai suddetti concorsi.

Nei testi ufficiali disponibili abbiamo infatti rinvenuto solo la possibilità di abbreviare i corsi di formazione, o di aumentare i posti disponibili: eventualità che, ove mai si realizzassero, sarebbero senz’altro positive, ma non sarebbero certamente idonee a – neppure solo – suggerire il rinvio dei bandi in argomento.

Meglio avrebbe fatto dunque codesto Dipartimento a specificare in dettaglio quali correttivi potrebbero intervenire rispetto a quei concorsi, spiegando come mai indurrebbero a rinviarne l’indizione e, comunque, dando anche una precisa tempistica entro la quale l’Amministrazione – in ogni caso – procederà.

Ricordando quanto già evidenziato in precedenza, vale a dire che neanche uno dei concorsi per i ruoli intermedi previsti dal riordino è giunto neppure in prossimità della conclusione, sottolineiamo ancora una volta che i poliziotti hanno già aspettato troppo i tempi della burocrazia ed hanno già subito troppi danni.

A questo proposito concludiamo ricordando che – ad oggi – l’unico concorso bandito per l’accesso al ruolo dei sovrintendenti – e come noto ben lungi dall’essersi concluso – si riferisce alle vacanze relative agli anni 2013/2016, per cui andava bandito e concluso prima del riordino, di cui pertanto non sarà un beneficio.

In altri termini nessun poliziotto dei ruoli di base ha ricevuto, fino ad oggi, alcun beneficio in termini ordinamentali ed – anzi – vengono addirittura rinviati i bandi mentre ancora non si riesce a portare a termine i concorsi già previsti dalla normativa precedente: tutto ciò è del tutto inaccettabile.

Chiediamo pertanto che ci vengano comunicate in maniera chiara ed esplicita le motivazioni che hanno indotto codesto Dipartimento a derogare – ancora una volta – a previsioni contenute in una norma di rango primario e, in ogni caso, che si provveda al bando dei concorsi in argomento in tempi brevissimi.

In attesa di un tempestivo cortese riscontro alla presente, si porgono distinti saluti.

Roma, 2 ottobre 2018

La lettera inviata al Dipartimento della pubblica sicurezza