Assunzioni, facciamo un po’ di chiarezza: qual è il quadro di riferimento e cosa accadrà

agenti giovani schierati

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Dopo le ingiustificate polemiche partite ieri da organi di stampa

Assunzioni: facciamo un po’ di chiarezza

Qual è il quadro di riferimento e cosa accadrà

 

Dopo l’allarme lanciato ieri mattina con grandissimo risalto su un importante giornale quotidiano a diffusione nazionale, che ci aveva indotti a chiedere un intervento immediato del Viminale – prontamente arrivato – per tranquillizzare l’opinione pubblica e gli interessati agli scorrimenti delle graduatorie stroncando così le strumentalizzazioni che si stavano registrando, riteniamo utile spiegare meglio la situazione ai tanti che chiedono di comprenderla appieno.

Il Ministero dell’interno ha comunicato che il problema rilevato dal Ministero dell’economia e delle finanze è di natura meramente formale, smentendo quella presunta mancanza di fondi cui si faceva cenno nel presunto scoop: invece i soldi ci sono, sia per le assunzioni “ordinarie” – vale a dire quelle per il turnover, il “dare il cambio” al personale andato in pensione nell’anno precedente – che per quelle “straordinarie”, cioè per aumentare un po’ gli organici, così come previsto nella Legge di bilancio 2018.

A questo proposito è bene ricordare che, fino al 2014, il turnover era stato limitato al venti per cento: per ogni dieci unità che lasciavano il servizio ne venivano assunte solo due! Nel 2105 il turnover è passato al cinquanta per cento e, dal 2016 è previsto al cento per cento. A questo punto va precisato che nella sola Polizia di Stato ogni anno va in pensione, complessivamente in tutti i ruoli, un totale di circa duemila unità ed a questo dato va fatto riferimento per capire la questione.

Per entrare nello specifico: il 3 agosto scorso il Ministro della pubblica amministrazione ha apposto la sua firma su un decreto che tra l’altro autorizza l’assunzione, per l’anno 2018, di un totale di 2.091 unità, senza distinguere le circa 2.000 destinate al turnover– cioè per rimpiazzare coloro i quali sono andati in pensione nel 2017 – dalle 100 destinate alle assunzioni “straordinarie”, cioè come incremento rispetto all’organico attuale, falcidiato ed invecchiato da dieci anni di tagli.

Solo per inciso riteniamo opportuno ripetere che nella vicina Francia dove, come da noi, ci sono circa sessanta milioni di abitanti, lavorano circa 150.000 poliziotti e circa 100.000 “carabinieri” della Gendarmeriee quindi – visto che i colleghi finanzieri e penitenziari fanno un lavoro specialistico ed importantissimo, ma diverso dall’attività di polizia a competenza generale – è assolutamente falso che da noi ci siano più poliziotti che altrove. Nei prossimi anni serviranno almeno diecimila giovani poliziotti.

Un primo segnale di resipiscenza sui descritti tagli è dato appunto dalle assunzioni straordinarie previste a partire da quest’anno dalla Legge di bilancio 2018, che è già stata abbondantemente vistata dal Ministero dell’economia e delle finanze e quindi non può avere alcun problema di “copertura”. Di seguito il piano di assunzioni straordinarie già previste e finanziate tramite un Fondo nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze ai fini, appunto, delle assunzioni straordinarie.

2018 2019 2020 2021 2022 Totale
Polizia di stato 100 200 550 551 552 1.953
Arma dei carabinieri 100 200 618 618 619 2.155
Guardia di finanza 50 100 325 325 325 1.125
Polizia penitenziaria 50 100 236 237 238 861
Vigili del fuoco 50 100 383 383 384 1.300
Totale per anno 350 700 2.112 2.114 2.118 7.394

 

Attenzione alla similitudine di alcune cifre, che non deve trarre in inganno: per il 2018 sono previste assunzioni complessive che in totale, sommando insieme sia le assunzioni “ordinarie” che quelle “straordinarie” di Polizia di Stato, Carabinieri, Finanza, Penitenziaria e Vigili del fuoco, danno un numero pressoché identico al totale che vedete nella tabella qui sopra, che però si riferisce al quinquennio 2018-2022 ed al piano delle sole assunzioni “straordinarie”.

Nel contratto di governo sottoscritto dalle componenti politiche che sostengono l’attuale Esecutivo è scritto a chiare lettere che, tra l’altro, saranno aumentati gli organici delle Forze di polizia per cui, tenendo presenti le dichiarazioni pubbliche di autorevolissimi esponenti del Governo come il Ministro dell’interno Salvini, di sicuro nella Legge di bilancio 2019 troveremo che il piano di assunzioni straordinarie vigente sarà non solo mantenuto, ma incrementato.

Nessun allarme neanche per i tempi: l’anno scorso il decreto per le assunzioni 2017, sulla base dei pensionamenti 2016 venne firmato, per il Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Ministro per la pubblica amministrazione Marianna Madia il 10 ottobre, poi vistato dal Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, passato al controllo del Segretariato generale della PdCM il 19 ottobre e della Corte dei Conti il 13 novembre 2018, quindi quest’anno siamo in largo anticipo.

Proviamo quindi a tirare le somme: entro settembre il decreto verrà riformulato distinguendo sulla carta le unità da assumere sulla base dei finanziamenti “ordinari” da quelle da assumere sulla base del piano di assunzioni “straordinarie” che è già Legge dello Stato. Parallelamente, secondo normativa vigente, ci sarà lo scorrimento della graduatoria del concorso pubblico, mentre per i posti riservati ai vfp1, in base alla normativa connessa alle esigenze della Difesa, potrebbero essere indetti nuovi concorsi.

Nell’attesa di avere al più presto l’ufficialità invitiamo tutti a non tradire la buona fede dei ragazzi che sono in attesa di essere chiamati, tutti dotati di grande preparazione e motivazioni profonde, evitando strumentalizzazioni e allarmi palesemente – anzi è più giusto dire clamorosamente – infondati, che accrescono senza motivo quel clima di insicurezza che come poliziotti dovremmo combattere: chi lo fa getta dannoso discredito sulle Amministrazioni dello Stato e cioè, spesso, sul piatto dove mangia.

Roma, 13 agosto 2018

Il Segretario generale
  Vincenzo Chianese

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