Aggiornamento qualifiche e titoli partecipanti concorsi vice ispettori: interventi e risultati finora ottenuti

 

 

Oggetto: concorsi vice ispettori, sollecito dell’annotazione dei premi e ricompense conseguiti.
– Richiesta intervento urgente.

 

Signor Capo della Polizia,
apprezziamo innanzitutto l’anticipo degli effetti dello scrutinio per merito assoluto e a ruolo aperto per l’avanzamento alla qualifica di sovrintendente capo della Polizia di Stato, riferito al 31 dicembre 2020, deliberato ieri, 22 gennaio, dalla Commissione per il personale del ruolo dei sovrintendenti, dando parere favorevole alla promozione di 1830 sovrintendenti.

 

Ciò, in particolare, consentirà agli interessati di partecipare per l’aliquota del 50% dei 2662 posti prevista nel concorso per soli titoli, che è appunto riservata al personale in possesso della qualifica di sovrintendente capo e, in caso di superamento del concorso con il conseguimento della promozione alla qualifica di vice ispettore, prevede il mantenimento della sede di servizio.

 

Naturalmente ci aspettiamo che ciò valga anche per le promozioni per meriti straordinari di altrettanti sovrintendenti cui, sempre ieri, la citata Commissione ha dato parere positivo, nonché per gli altri scrutini, che al momento sono in corso di svolgimento, per le promozioni a sovrintendente ed il conseguimento della denominazione di “coordinatore” con riferimento al 31 dicembre 2020.

 

Dobbiamo tuttavia integrare le precedenti richieste includendo questo sollecito a tener conto, oltre che di promozioni e denominazioni in corso, anche degli encomi solenni, di quelli semplici e delle parole di lode già valutati positivamente, rispettivamente dal Consiglio per le ricompense per meriti straordinari e speciali e dal Consiglio per le ricompense per lodevole comportamento.

 

Confidando ancora una volta nella sua nota sensibilità, in attesa di risposte positive sulle citate problematiche non ancora risolte, inviamo cordiali saluti.

 

Roma, 23 gennaio 2021

 

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Oggetto: ingiuste penalizzazioni nei concorsi interni per vice ispettori.
– Richiesta di proroga dei termini per la presentazione delle domande.

 

Signor Capo della Polizia,
di seguito alle note inviate il 4 e 5 gennaio scorsi alla Direzione centrale per le risorse umane con riferimento ai concorsi in oggetto, indetti il 31 dicembre 2020, con le quali abbiamo evidenziato una serie di problematiche tecniche e burocratiche che in parte sono già in via di risoluzione, siamo qui a farLe presente che, se non interverrà personalmente sui decreti che bandiscono detti concorsi, numerosi sovrintendenti che hanno maturato da oltre un anno l’anzianità per essere promossi sovrintendenti capo non potranno concorrere per la metà dei posti riservati al personale in possesso di quella qualifica e, quindi, pur essendo avanti con gli anni, non avranno diritto a mantenere la sede di servizio.

 

Questa problematica, effetto indesiderato del riordino, si era già presentata l’anno scorso e allora i competenti uffici, nonostante i grandi e meritevoli sforzi posti in essere in aggiunta a quelli già imposti dai numerosi concorsi in atto, purtroppo non hanno potuto sanarla, anche per l’autonomia decisionale della commissione concorsuale.

 

Ebbene, Signor Capo, ci risiamo e anche per questo nuovo concorso molti suoi dipendenti, sovrintendenti che pure hanno maturato da oltre un anno il diritto all’avanzamento di qualifica, rischiano di non avere quindi la possibilità di partecipare al concorso per vice ispettore come sovrintendenti capo, per questioni squisitamente organizzative della nostra Amministrazione che, come da consuetudine ultra decennale, provvede ad uno scrutinio per avanzamento all’anno.

 

Atteso che i diversi uffici preposti a tale incombenza, nonostante gli sforzi e tutta la buona volontà, oggi non hanno la materiale possibilità di portare a termine gli scrutini entro la fine di questo mese, La invitiamo a considerare la possibilità di disporre una proroga dei termini per la presentazione delle domande.

 

Se, come ci è stato detto, è stato risolto tecnicamente almeno il problema per la promozione alla qualifica di vice sovrintendente per i frequentatori del 28° corso, con la proroga richiesta si avrebbe anche il tempo di superare l’analoga problematica che investe le promozioni alla qualifica di sovrintendente e il conseguimento della denominazione di “coordinatore” con decorrenza 1/1/2020.

 

Nel caso in cui non si potesse accogliere questa nostra richiesta, che ci sembra di buon senso, purtroppo molti altri colleghi non verranno valutati tenendo conto delle posizioni che dovrebbero occupare, con avvio di sicuri ulteriori contenziosi.

 

Un discorso a parte, infine, va fatto per coloro i quali sono stati promossi alla qualifica di vice sovrintendente per meriti straordinari nel passato anche recente, vale a dire prima che i correttivi al riordino introducessero una disposizione apposita che vale – però – solo per il futuro e, nonostante il noto intervento della Corte costituzionale, rischiano di essere penalizzati pesantemente rispetto a coloro i quali erano loro pari corso e qualifica nel ruolo assistenti e agenti.

 

Questi, infatti, superando concorsi per vice sovrintendente aventi decorrenza retroattiva, hanno ricevuto una decorrenza precedente alla loro, vanificando di fatto gli effetti di una promozione per meriti straordinari che, anzi, si rivelerebbe un danno invece che uno straordinario riconoscimento professionale.

 

Per il futuro, attese le modifiche concorsuali apportate dal riordino, tutte le situazioni testé rappresentate potrebbero essere superate effettuando due scrutini all’anno anziché l’unico attuale.

 

Confidando nella Sua nota sensibilità affinché venga evitato il ripetersi di ingiuste penalizzazioni, sia per i concorsi in atto che per il futuro, Le inviamo cordiali saluti.

 

Roma, 13 gennaio 2021

 

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Oggetto: conseguenze sui concorsi della mancata tempestività nell’aggiornamento dei ruoli.
– Richiesta di intervento urgentissimo.

 

Signor Direttore,
di seguito alla nota pari oggetto prot. N. 1/FN/21 del 4 gennaio scorso, ci vediamo costretti a tornare sulla problematica delle decorrenze delle varie qualifiche del ruolo dei sovrintendenti che vengono riconosciute dalla piattaforma per la partecipazione ai concorsi interni per vice ispettore e che, in non pochi casi, sono sensibilmente diverse da quelle cui i candidati hanno in realtà diritto.

 

Si starebbe, quindi, concretizzando di nuovo una situazione analoga a quella purtroppo verificatasi proprio un anno fa per il concorso interno a 614 posti da vice ispettore destinato agli appartenenti al ruolo dei sovrintendenti, di cui 307 riservati ai sovrintendenti capo, oggetto della nota n. 555/RS/01/67/4508 che codesto Dipartimento ci ha inviato l’8 gennaio 2019 e che ad ogni buon fine si allega.

 

L’Amministrazione infatti si era giustamente impegnata a far sì che gli aventi diritto venissero valutati con la qualifica di sovrintendente capo, anche se non ancora formalmente posseduta, ma, come noto, la Commissione esaminatrice, nella sua autonomia, mostrandosi aliena alle logiche burocratiche necessarie ed alle raccomandazioni fornite qui dai vertici del dipartimento ha ritenuto non dover aderire alle citate indicazioni di buon senso e, in conseguenza di ciò, numerosi colleghi hanno, purtroppo, subito notevoli ed ingiuste penalizzazioni.

 

Sarà quindi indispensabile individuare rapide soluzioni preventive che impongano alle Commissioni esaminatrici che verranno nominate di valutare i colleghi sulla base delle qualifiche cui avranno diritto in virtù dell’anzianità posseduta, anche se ancora non formalmente riconosciuta, evitando di causare loro nuove penalizzazioni, ancora derivanti dagli storici ritardi.

 

Al momento, sulla base delle numerose segnalazioni ricevute e con riserva di approfondirne ulteriori che dovessero pervenire, per la partecipazione degli appartenenti al ruolo dei sovrintendenti ai due concorsi banditi il 31 dicembre scorso per l’accesso al ruolo degli ispettori abbiamo individuato due tipologie di ingiuste penalizzazioni, legate alle decorrenze di qualifiche e denominazioni.

 

Da un lato ci sono i circa 2.000 colleghi che hanno conseguito la promozione alla qualifica di vice sovrintendente con decorrenza giuridica 1° gennaio 2010 e 1° gennaio 2011 i quali, in base alla normativa vigente e salvo i casi di esclusione dagli scrutini previsti dalla legge, hanno diritto ad essere promossi alla qualifica di sovrintendente capo con decorrenza 1° gennaio 2020.

 

Come noto, causa il considerevole carico di lavoro aggiuntivo che è derivato per gli uffici competenti dall’espletamento di concorsi e scrutini che sono conseguenza diretta o indiretta del riordino, nonché dei successivi provvedimenti contenenti disposizioni integrative e correttive, le procedure indispensabili a portare a termine tali promozioni ad oggi non si sono ancora perfezionate.

 

Insieme a questi ultimi ci sono tutti coloro i quali stanno aspettando di vedersi notificata l’attribuzione della denominazione di coordinatore, sempre con decorrenza 1° gennaio 2020 e che si ritiene verranno anch’essi penalizzati in sede di valutazione dei titoli di servizio, visto che il sistema domanda, a chi compila la domanda di partecipazione al concorso, se è coordinatore oppure no.

 

Sono comprensibili ritardi dovuti ad un impegno straordinario ma, non essendo attribuibili a fatto o colpa degli interessati, non possono certo dispiegare effetti negativi sulle loro opportunità di carriera e, quindi, dovranno essere assunte tutte le iniziative necessarie affinché questi e in generale tutti colleghi vengano valutati tenendo conto di qualifica e denominazione che dovrebbero avere.

 

Allo stesso modo ci aspettiamo, quindi, che codesto Dipartimento si faccia promotore delle iniziative legislative necessarie affinché venga data subito concreta applicazione al dispositivo della sentenza della Corte costituzionale n. 224/2020 con cui, come noto, si dispongono retrodatazioni delle promozioni per merito straordinario destinate a superare le sperequazioni determinatesi.

 

Va applicato quindi, lo stesso principio stabilito dal comma 2-bis dell’art. 24-quater, d.P.R. n. 335/1982, introdotto dall’art. 3, co. 1, lett. g), d.lgs. 172/2019 che consente al personale che ha conseguito la qualifica di vice sovrintendente per merito straordinario di partecipare ai concorsi che possono garantirgli una decorrenza nella qualifica anteriore rispetto a quella già conseguita.

 

Purtroppo oggi questo vale solo per i futuri concorsi per vice sovrintendente, ma non restituisce le giuste opportunità nei concorsi per vice ispettore a chi, prima di questa novellazione, ha avuto accesso al ruolo dei sovrintendenti per meriti straordinari con una decorrenza successiva a quella retroattiva che avrebbe potuto poi conseguire tramite concorsi effettuati dopo la promozione.

 

Il Giudice delle leggi ha esplicitamente sentenziato che la decorrenza giuridica di tutte le passate promozioni alla qualifica di vice sovrintendente per merito straordinario va riallineata a quella di coloro che l’abbiano successivamente conseguita con procedura concorsuale o selettiva e, quindi, dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello nel quale si sono verificate le vacanze.

 

Appare difficile comprendere come mai per tutti questi colleghi non si siano previste clausole di salvaguardia, come ad esempio attribuire loro, con riserva e salvo verifica successiva, le qualifiche e denominazioni cui hanno diritto a seguito di requisiti già maturati in base alla normativa o al giudicato costituzionale, in modo da evitare il perpetuarsi di ingiustizie già troppe volte verificatesi.

 

Nel ribadire quanto sia per noi prioritario che si realizzi l’obiettivo di evitare che queste o altre ingiuste penalizzazioni possano ripetersi nell’espletamento dei concorsi e come, quindi, vadano per noi ricercate ed adottate tutte le soluzioni idonee possibili, confidando nella nota sensibilità verso problematiche così importanti e delicate, inviamo distinti saluti.

 

Roma, 5 gennaio 2021

 

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Oggetto: conseguenze sui concorsi della mancata tempestività nell’aggiornamento dei ruoli. – Richiesta di intervento urgentissimo.

 

Signor Direttore,
ci giungono numerose segnalazioni sui concorsi banditi il 31 dicembre scorso: ci occuperemo per ora di quelle inviate da numerosi appartenenti al ruolo sovrintendenti della Polizia di Stato che stanno tentando di inviare, tramite il portale dedicato, la propria domanda di partecipazione ai due concorsi interni per l’accesso al ruolo degli ispettori che si vedono rigettare le relative domande oppure se le vedono si accogliere, ma senza tenere conto della qualifica nel frattempo conseguita.

 

Appare evidente che alla radice della problematica c’è il fatto che il citato sistema non tiene conto, tra l’altro, delle promozioni che hanno decorrenza anteriore rispetto alla data cui sono aggiornati i ruoli del personale della Polizia di Stato presenti sul portale Doppiavela, con particolare riferimento ai sovrintendenti del 28° corso: ciò confligge in maniera inaccettabile con il dettato normativo, oltre che con i principi generali sottesi alla gestione concorsuale.

 

Qualora non si intervenisse subito il danno che riceverebbero i diretti interessati, con esclusioni dal concorso ed errata validazione dei titoli, con particolare riferimento alle anzianità possedute nei vari ruoli della Polizia di Stato ed ai punteggi conseguiti nei rapporti informativi, sarebbe di portata incalcolabile, a meno che non si riaprissero in seguito i termini per consentire anche a loro di partecipare ai concorsi ovvero di parteciparvi con la qualifica effettivamente oggi rivestita.

 

In tal caso ci sarebbe però un’ulteriore dilatazione dei tempi che comporterebbe un ennesimo danno per tutti i partecipanti, da aggiungersi ai noti biblici ritardi dei nostri concorsi interni.

 

L’unica soluzione che potrebbe evitare questo inammissibile scenario sarebbe un intervento tecnico immediato che consentisse al portale dei concorsi di far riferimento a ruoli che tengano conto di tutte le promozioni che sono state disposte fino ad oggi e delle relative decorrenze: è proprio questo che siamo a chiederLe di disporre con la massima tempestività possibile, atteso anche che, per chi di dovere, questa problematica era molto più che prevedibile.

 

Distinti saluti.

 

Roma, 4 gennaio 2021