Aggiornamenti assunzioni agenti: il dPCM in dirittura d’arrivo presto consentirà lo scorrimento fino al punteggio di 9,500

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Il dPCM che autorizzerà le assunzioni relative all’anno 2018 per il Comparto sicurezza e soccorso pubblico, firmato dal Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, è stato inviato al MEF per il concerto previsto dalla normativa: dopo l’imminente visto del Ministro dell’economia e finanze Giovanni Tria il provvedimento tornerà al Dipartimento della funzione pubblica – sul cui sito web verrà poi pubblicato – per il successivo immediato invio alla Corte dei Conti per il controllo di legittimità, cui seguirà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Questa procedura – che dovrebbe concludersi in pochi giorni, si presume entro la prima decade di novembre – consentirà di assumere tutti gli INV (idonei non vincitori che hanno superato tutte le prove) del concorso ad 893 posti di agente della Polizia di Stato di cui all’art. 1 lett. a) del bando di concorso a 1.148 posti di agente della Polizia di Stato indetto con decreto 18 maggio 2017 – successivamente elevati a 1.182 con decreto 23 ottobre 2018, dopodiché si procederà allo scorrimento della sola graduatoria del concorso in argomento, prevista dalla normativa vigente.

Le convocazioni personali per l’avvio al corso, il cui inizio – come da noi immediatamente comunicato – è stato ufficialmente fissato per il giorno 8 novembre 2018, verranno personalmente notificate a tutti i citati INV di cui all’art. 1 lett. a) del bando di concorso a 1.148 posti di agente della Polizia di Stato a partire dalla fine della settimana corrente, comunque entro i venti giorni precedenti l’avvio, includendo anche coloro i quali sono stati nuovamente convocati a seguito di pronunziamenti giurisdizionali che – a partire da oggi – supereranno tutte le prove residue.

Purtroppo stavolta non sarà possibile, come avremmo voluto ed abbiamo ripetutamente richiesto e sollecitato, derogare alla normativa vigente – come in qualche occasione era stato possibile fare in passato – per i concorsi di cui alle lettere b) e c), ma verranno a breve banditi nuovi concorsi per agente della Polizia di Stato riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno o in rafferma annuale, nonché per vfp1 congedati e vfp4 in servizio o in congedo: come sempre i militari potranno partecipare solo ad uno dei concorsi di cui sopra e, sulla base della normativa vigente, la percentuale a loro riservata sarà del venticinque per cento dei posti annualmente disponibili.

Al momento l’unico punteggio che verrà sicuramente chiamato a breve è il 9,50 mentre per gli altri, quasi certamente, bisognerà attendere le nuove assunzioni straordinarie, di cui parleremo tra poco: bisogna infatti tener conto che dalle circa 2.100 assunzioni autorizzate vanno scomputati i circa 500 INV, alcune centinaia di unità tra commissari ed ispettori, nonché i posti che a breve verranno banditi per i citati concorsi riservati ai volontari delle Forze armate.

Tutto ciò, come più volte comunicato in precedenza e sopra specificato, avverrà sulla base della normativa oggi in vigore e dei finanziamenti già stanziati dalla legge di bilancio approvata l’anno scorso, per cui non ha nulla a che vedere con gli annunci delle altreassunzioni straordinarie che saranno previste nella legge di stabilità 2019: in proposito è inutile commentare oggi il Def e la relativa nota di aggiornamento perché – come noto – il testo del disegno di legge che verrà proposto dal Governo entro la fine di questo mese e quello definitivo che – dopo l’esame di Camera e Senato – verrà approvato entro la fine dell’anno dal Parlamento potrebbero risultare diversi, anche molto diversi.

Di certo al momento c’è innanzitutto la volontà politica del Governo che ha molte volte garantito che assumerà al più presto 2.500 agenti, che il modo più veloce per assumerli è far scorrere le graduatorie e – infine – che la graduatoria del concorso in argomento resterà valida fino al 2020, il resto è tutto in fierie si può solo aspettare perché gli stessi politici – oggi – conoscono solo la loro volontà, ma non ancora i tempi esatti che potranno essere necessari, né le modalità precise necessarie a realizzarla: le variabili da considerare sono infatti molteplici ed è per questo abbiamo aspettato a lungo prima di scrivere questa nota, che risponde alle domande inviateci da centinaia di ragazzi.  

Comprendiamo benissimo che l’attesa, per chi la vive sulla propria pelle ed ha scommesso molto su questo concorso, è snervante, così come sappiamo bene che i tempi della burocrazia sono spesso eccessivi: è proprio per questo che suggeriamo di attendere la disponibilità di notizie vere e proprie piuttosto che sollecitare continuamente previsioni che, ahimè, taluni forniscono basandosi su deduzioni anziché su informazioni concrete e da cui fatalmente nascono aspettative che rischiano di essere deluse, rendendo così un pessimo servizio a ragazzi profondamente motivati dal desiderio di mettersi al servizio del Paese e che di sicuro meriterebbero ben altro rispetto.

Roma, 15 ottobre 2018

Il documento Equilibrio Sicurezza